domenica 15 settembre 2013

RIFLESSIONI - I tifosi


Un cronista del Settecento (Galeati, Cronaca Bianchina, Bologna) racconta che attorno al campo di una partita di pallone “vi erano suonatori di trombe, corni da caccia e timballi i quali prima di giuocare e fra li giuochi e dopo finito facevan sinfonie”. Quel frastuono non piaceva ad alcuni. Così “gli inquilini delle case sul gioco del pallone nell’anno 1763 presentarono un reclamo al Senato contro gente di vile servizio, lacché e parrucchieri i quali, riscaldati dal giuoco, prorompevano in parole lascive e ingiuriose andando persino a risse e minacce”. Il fenomeno però ormai dilagava. Tanto che “nel 1777 si dovette prendere uno sbirro pel mantenimento dell’ordine”. Per dire: i tifosi eccitati ci sono sempre stati attorno a un campo di calcio perché il gioco stesso è antagonismo, competizione. Aggiungo che – lo disse uno psicologo di cui mi sfugge il nome – “in una massa le intelligenze superiori si abbassano al livello di quelle inferiori”. Dopodichè si capisce perché una partita di calcio - da noi - non possa essere considerata uno spettacolo normale cui possono assistervi senza pericoli famiglie con bambini al seguito. I tifosi più esagitati sono dei mascalzoni frustrati e senza personalità che si individuano in un giocatore o in una squadra nella illusione di essere qualcuno. Sono la minoranza, ovviamente. Ma bastano per rovinare la giornata di chi vorrebbe gustarsi in pace una partita. E la rovinano con i pretesti più diversi: basta una parola per scatenare un’orda di imbecilli contro i tifosi avversari (vedi tragedia dell’Heysel), o di bruciare il pullman della squadra avversaria, o di sfasciare uno stadio per un errore arbitrale. Le frange più estremiste si sono anche date un nome: gli hooligans in Gran Bretagna, gli ultràs in Italia. La tragedia nella tragedia è che diverse società, pur di avere un sostegno sicuro, proteggono e sovvenzionano questi individui spregevoli. Una riflessione: forse se chi viene portato in commissariato dalle forze di polizia e poi in tribunale si beccasse una condanna a tre anni di carcere da scontare per davvero, il fenomeno non avrebbe le dimensioni di ora. Conseguenza di tutto questo è che allo stadio non ci va quasi più nessuno: un sondaggio della Demos Coop del settembre 2013 ha rivelato che "la passione per il calcio in Italia coinvolge una quota di persone sempre più ridotta ma sempre più accesa" e che "gli stadi sono percepiti come luoghi a rischio". Sintomatico quanto successo a inizio dicembre 2013 sugli spalti della Juve: una curva, interdetta agli ultrà bianconeri per cori razzisti, aveva ospitato dei bambini; ebbene la società di Torino è stata multata di 5.000 euro per gli insulti lanciati da alcuni dei piccoli tifosi all'inirizzo del portiere dell'Udinese. A inizio 2014, durante un Bologna-Napoli, la curva sud popolata da ultras rossoblu ha sbeffeggiato la canzone Caruso di Lucio Dalla che era stata programmata per avvicinare le due tifoserie: Gianni Morandi si è dimesso da presidente onorario del Bologna e ha chiamato "imbecilli" quei razzisti intollerabili. Non c'è più speranza.
Ultima notizia: ad abbandonare gli stadi non sono più solo gli spettatori ma adesso anche gli allenatori, i dirigenti e i giocatori. Il tecnico del Brescia a fine settembre si è reso irreperibile per alcuni giorni e poi ha dato le dimissioni dopo che gli ultrà locali avevo "preteso" di incontrarlo negli spogliatoi e dopo che a luglio gli era stato praticamente impedito di fare assumere un vice da lui scelto, perchè "ex atalantino". All'inizio di novembre 2013 un gruppo di "tifosi" della Nocerina hanno intimato ai giocatori di non scendere in campo a Salerno, minacciandoli anche di morte, perchè era stato loro vietato di presenziare al derby per precedenti intemperanze. La Nocerina è andata in campo ma 5 giocatori dopo pochi minuti hanno inscenato misteriosi incidenti e sono usciti dal campo: essendo la squadra rimasta in 8, l'arbitro dopo 20' ha sospeso la partita. In cielo è poi apparso un aereo con la scritta "Rispetto per gli ultras". Rispetto??? I dirigenti della squadra campana dopo il fatto si sono dimessi in massa.


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