domenica 15 settembre 2013

RIFLESSIONI - Il nuovo Papa


Nella mia vita ho incrociato 7 papi, tre mi sono rimasti impressi nell'anima perchè più vicini alla gente. Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II il Papa polacco, e l'ultimo, Papa Francesco, argentino di radici piemontesi, quello che finalmente ha portato la rivoluzione in Vaticano e fra la gente.
Non ha voluto sul petto il crocefisso d’oro ma ha tenuto il suo che è di ferro; gira con le scarpe più comode anzichè quelle rosse d’ordinanza; telefona all’improvviso a chi soffre, manda soldi ai poveretti, alza il pollice per dire che è tutto ok, disdegna le auto lussuose usate dai suoi predecessori, va in giro senza scorta, sale su un aereo di linea con la valigetta in mano, fa distribuire schede telefoniche agli immigrati del centro di accoglienza di Lampedusa: è vicino alla gente, è il primo Papa vicino alla gente. Fra i giovani è diventato tanto popolare che quando possono si fanno fotografare assieme a lui come ad un amico qualsiasi, su una casa di Roma è apparso un murales che lo raffigura come superman.
Siamo tanto abituati allo sfarzo e alla supponenza dei potenti, che ci sorprendiamo della “normalità” di Papa Francesco: anzi, basta dire Francesco e si capisce che è lui, un amico. Mi sono sempre chiesto che senso avesse per un vescovo, un cardinale, un Papa andare in giro in pompa magna, addobbato di pietre preziose o roba d’oro e poi predicare l’umiltà, la fratellanza, la carità, la solidarietà. Ipocrisie sconfinate ed eterne che non ci parevano tali per una consolida abitudine secolare. Adesso è arrivato lui, per fortuna, a riportarci alla realtà: tutte le belle cose predicate dal pulpito vanno messe in pratica in prima persona e lui lo fa. Penso che i politici dovrebbero prendere esempio da Francesco: predicano bene ma sono avulsi dalla realtà di tutti noi, sono troppo impegnati a salvaguardare i loro privilegi. Accumulano cariche, stipendi, pensioni, stanno avvinghiati alle loro comodissime poltrone, pronti a balzare su un’altra se non gli gira bene. Chissà se mai un giorno verranno folgorati da una crisi di umiltà…

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