Perché
per celebrare la vittoria dell’Italia nel campionato del mondo di calcio 1982
fu scelto un francobollo raffigurante due braccia anonime che alzavano la coppa
al cielo?
Il
francobollo da 1.000 lire emesso nel 1982 per celebrare il trionfo degli
“azzurri” non era un francobollo qualsiasi: il bozzetto fu disegnato dal
celeberrimo Renato Guttuso. E le braccia che sollevavano la coppa non erano
anonime: appartenevano - lo si intuisce dal colore grigio della maglia - al
portiere Dino Zoff, capitano della Nazionale, personaggio carismatico (fu
campione mondiale a 40 anni) divenuto in seguito allenatore della
Juventus, della Nazionale Olimpica e poi presidente della Lazio. Renato
Guttuso, pittore siciliano nato nel 1912, aveva sempre amato lo sport, che
considerava “manifestazione di vitalità e cultura”. Già dagli Anni 60 aveva
dipinto quadri aventi come soggetto la boxe, il calcio e il ciclismo. Quel
famoso francobollo nacque per caso e in pochissimi minuti. L’allora Ministro
delle Poste, Gaspari, subito dopo il trionfo dell’Italia sollecitò Guttuso a
dipingere il soggetto destinato a un francobollo. Impresa non facile, confessò
poi lo stesso Guttuso: per fare un “quadro” così piccolo da stare in un
francobollo bisognava cogliere un gesto essenziale, altrimenti le
suggestioni che doveva esprimere sarebbero andate disperse nelle dimensioni
troppo ridotte. Per alcuni giorni pensò a come risolvere il problema. Un
giorno, poiché il tempo stringeva, arrivò nella sua casa in provincia di Varese
il gallerista Toni Porcella: sottobraccio aveva un pacco di giornali illustrati
con foto dell’impresa dell’Italia. Porcella si sedette nello studio del pittore
minacciando di non andarsene finché non avesse avuto il bozzetto in mano.
Guttuso in pochi minuti e con pochi tratti sintetizzò il trionfo azzurro: le
braccia di Zoff (subito riconoscibili per il colore della maglia, diverso da
quello degli altri “azzurri”), il giocatore più rappresentativo oltre che il
capitano della squadra, e la leggendaria coppa. Sullo sfondo, accennate, le
maglie della rete della porta di calcio (per rendere identificabile ancora di
più Zoff, il portiere) e un cielo azzurro.
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