Perché per dire di
una cosa successa all’ultimo minuto si parla di “zona Cesarini”? Che cosa
significa?
L’espressione fa riferimento ad un gol segnato negli ultimi
istanti di una partita di calcio ma ormai è entrata nel linguaggio comune ed ha
un significato generalizzato; così come l’altra, “fuori tempo massimo”,
derivata dal ciclismo, che sottolinea un’azione compiuta oltre la scadenza dei
termini fissati. Fare gol “in zona
Cesarini” significa segnare quasi alla fine dei 90 minuti regolamentari. Colui
che per primo “firmò” questa impresa fu Renato Cesarini, giocatore della
Juventus Anni 30: il 29 marzo 1931 all’88’ trascinò l’Italia al pareggio (1-1)
con la Svizzera. Il 13 dicembre dello stesso anno, al 90’ esatto realizzò il
gol della vittoria ( 3-2) sull’Ungheria. Da allora, una rete decisiva
realizzata quando ormai non c’é più speranza di modificare il risultato venne
definita col nome del goleador bianconero. Nel
calcio sono numerosi altri gol “firmati”. A metà degli Anni 90 sono divenuti
celebri i “gol alla Del Piero”: palla calciata di interno destro dal vertice
sinistro dell’area di rigore avversaria e puntualmente destinata all’incrocio
dei pali alla sinistra del portiere. Quando il talento juventino arrivava in
quella “zona”, il pubblico esplodeva in un urlo già pregustando la prodezza
balistica: che il più delle volte andava a segno. Ci sono stati anche i “gol alla Meazza”: il bomber interista
Anni 30 si presentava solo davanti al portiere, lo invitava all’”uscita”, la
dribblava con una finta e deponeva la palla in porta. Per lungo tempo é rimasto nella storia il “gol alla
Mortensen”, come sinonimo di gol quasi impossibile, realizzato calciando quasi
dalla linea di fondo. Nacque esattamente il 16 maggio 1948 a Torino
(Italia-Inghilterra 0-4). Dopo appena 4’ Stanley Mortensen, proiettatosi verso
la linea di fondo, calciò il pallone con l’esterno del piede destro
imprimendogli un forte effetto. Il pallone andò a insaccarsi nel primo incrocio
dei pali dopo una traiettoria curva che lasciò di stucco il portiere
Bacigalupo. In Italia non si era mai visto niente del genere e da allora quel
tipo di gol venne definito “alla Mortensen”.
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